Nuova Riveduta:

Cantico 3:5

Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
per le gazzelle, per le cerve dei campi,
non svegliate, non svegliate l'amore mio,
finché lei non lo desideri!

C.E.I.:

Cantico 3:5

Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
per le gazzelle e per le cerve dei campi:
non destate, non scuotete dal sonno l'amata
finché essa non lo voglia.

Nuova Diodati:

Cantico 3:5

Vi scongiuro, o figlie di Gerusalemme, per le gazzelle e per le cerve dei campi, non destate e non svegliate l'amore mio finché così le piace.

Riveduta 2020:

Cantico 3:5

L'amata alle figlie di Gerusalemme:
Io vi scongiuro, o figlie di Gerusalemme, per le gazzelle, per le cerve dei campi, non svegliate, non svegliate l'amor mio, finché non lo desideri!

La Parola è Vita:

Cantico 3:5

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
Copyright © 1981, 1994 di Biblica, Inc.®
Usato con permesso. Tutti i diritti riservati in tutto il mondo.

Riveduta:

Cantico 3:5

Io vi scongiuro, o figliuole di Gerusalemme, per le gazzelle, per le cerve de' campi, non svegliate, non svegliate l'amor mio, finch'essa non lo desideri!

Ricciotti:

Cantico 3:5

Sposo. Vi scongiuro, o fanciulle di Gerusalemme, per le gazzelle e le cerve de' campi, non destate, non svegliate la diletta, finchè non le piaccia.

Tintori:

Cantico 3:5

O figlie di Gerusalemme, io vi scongiuro per le gazzelle e per le cerve dei campi a non disturbare, a non far svegliare la diletta finché essa non voglia.

Martini:

Cantico 3:5

Io vi scongiuro, o figliuole di Gerusalemme, pe' caprioli, e pe' cervi de' campi, che non rompiate il sonno della Diletta, e non la facciate svegliare fino a tanto, che ella il voglia.

Diodati:

Cantico 3:5

Io vi scongiuro, figliuole di Gerusalemme, Per le cavriuole, e per le cerve della campagna, Che voi non isvegliate l'amor mio, e non le rompiate il sonno, Finchè le piaccia.

Commentario abbreviato:

Cantico 3:5

Capitolo 3

Le prove della Chiesa per il ritorno di Cristo Cant 3:1-5

Le eccellenze della Chiesa, L'aiuto di Cristo nei suoi confronti Cant 3:6-11

Versetti 1-5

Era difficile per la chiesa del vecchio testamento trovare Cristo nella legge cerimoniale: essa si agitava senza riuscire a trovare pienamente il suo Creatore. Le guardie di quella chiesa, inoltre, davano uno scarso aiuto a chi camminava in cerca di Lui. La notte è un momento di freddo, di oscurità, di turbamento e di apprensioni riguardo alle cose spirituali. In primo luogo, quando si è turbati, si fanno sforzi deboli per cercare e ottenere la consolazione della comunione con Cristo. E ciò non è saggio: il credente allora è sollecitato a una diligenza più grande. Le vie ed i sentieri larghi sembrano implicare la tolleranza con cui non si cerca il Signore. Ciò deve essere evitato da coloro che hanno a cuore la propria anima. Non dobbiamo affidarci ad altri mezzi, se non alla fede, per andare direttamente a Cristo. Affidarsi a Cristo senza tentennamenti vuol dire affidarsi a Lui con fervore. Il risultato è una preghiera umile e ardente, con manifesta professione di fede nelle sue promesse. Quando la fede dei credenti è alimentata da Cristo, Egli non si offenderà per le loro ansie spirituali, ma anzi, si compiacerà di questo. Il credente desidera, infatti, che altri vengano al loro Salvatore. Dovunque troviamo Cristo, dobbiamo portarlo a casa con noi, specialmente nella casa del nostro cuore e dobbiamo preoccuparci e invitare gli altri a non contristar il nostro santo Consolatore, né provocare il nostro Amato.

Riferimenti incrociati:

Cantico 3:5

CC 2:7; 8:4; Mic 4:8

Dimensione testo:


Visualizzare un brano della Bibbia

Aiuto Aiuto per visualizzare la Bibbia

Ricercare nella Bibbia

Aiuto Aiuto per ricercare la Bibbia

Ricerca avanzata